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Settore food e digitalizzazione: Il case study Ottolina Deutschland

Il settore food è passibile di enormi successi in campo aziendale e commerciale. Il caso di studio Ottolina Deutschland svela potenzialità e visione.

Il settore food è una verticale portante dell’economia e un “cavallo” su cui puntare che non passa mai di moda. Per lo meno fino a quando la gente continuerà a bere e mangiare.

Naturalmente, l’idea di puntare su una verticale di consumo ad alto rendimento per i propri investimenti o per la propria strategia aziendale non è sufficiente garanzia di successo. 

Concorrenza, prodotti, mercato di riferimento, culture e tradizioni alimentari, economia locale e globale: un consulente del settore food sa bene che questi elementi – o una combinazione di questi – possono mettere a repentaglio o sollevare al successo qualsiasi business. Le insidie, i passi falsi, la strategia e la giusta intuizione sono solo alcuni elementi chiave da mettere in gioco. La dedizione e la passione per il proprio lavoro sono invece fattori compenetranti tutti gli altri, imprescindibili nel cammino a volte tortuoso che conduce al successo aziendale e professionale, specialmente nel settore food. 

Ottolina Deutschland è proprio uno di quei casi in cui la giusta strategia, basata su accurata analisi e tanta dedizione hanno permesso di portare a compimento un progetto di successo in un mercato altamente concorrenziale come quello del caffè. Vediamo più nel dettaglio come e perchè.

Settore food e background di riferimento: il primo passo è restare fermi

Il settore food è una verticale che fonda la stragrande maggioranza del proprio volume di affari su un dato: mangiare e bere non sono semplici necessità, quanto piuttosto un intricato puzzle di bisogni, socialità, cultura e tradizione. 

A partire da questa consapevolezza, Ottolina Deutschland ha sviluppato nel 2019, in collaborazione con Caffè Ottolina Spa, un ramo di espansione della vendita in E-commerce di caffè nel mercato tedesco. In un anno il progetto è cresciuto ed è stato sostenuto con investimenti di marketing che hanno permesso di raggiungere la posizione n. 27 tra i siti più visitati dai consumatori tedeschi. Un successo incredibile che si innesta in una condizione locale e internazionale assai problematica e rischiosa. Ma com’è stato possibile questo successo?

Si potrebbe pensare che un prodotto come il caffè sia tra quei beni di consumo che “si vendono da soli”. Un mercato reattivo e interessato al prodotto può occuparsi di trascinare il prodotto fuori degli scaffali, digitali e non, di qualsiasi postazione di vendita. A noi il solo compito di posizionare la nostra offerta ad un’altezza adeguata all’occhio e all’attenzione.   

In realtà, il mercato del caffè tedesco presenta diverse difficoltà e tranelli concettuali per tutti coloro che lo osservano dall’esterno. Il consumo di caffè nel Paese è pari all’80% della popolazione dai 14 anni in su. Dato entusiasmante che, tuttavia, va bilanciato dalla constatazione per cui il caffè all’italiana composto da espresso, cappuccino e latte macchiato rappresenta oggi soltanto il 30% ca. dei consumi. 

Ad Ottolina Deutschland, dunque, l’arduo compito di penetrare la barriera di una tradizione legata al caffè che in Germania vanta i propri allori e bevande della tradizione. Se infatti è proprio una donna tedesca – Melitta Bentz – ad avere avuto il merito, nel 1908, di inventare e brevettare il filtro per caffettiere, le varianti e le abitudini di consumo sono piuttosto specifiche, legate ad una rigida ricetta di caffè “alla tedesca”. Il classico Cafè Crème, il goloso Eiskaffee ed il corretto Pharisäer Kaffee sono una durissima competizione e zoccolo duro del consumo di caffè in Germania, che combinano una tostatura di caffè leggera – più prossima al caffè americano che a quello italiano – con ingredienti quali cioccolato, gelato, panna montata, cacao e rum. 

Quali strumenti possono dunque rompere la fitta coltre di abitudine, tradizione e creare una frattura sufficiente alla diffusione di qualcosa di nuovo nel settore food nazionale?

Settore food e barriere nazionali: oltre la resistenza e dentro il mercato

L’operazione commerciale portata avanti da Ottolina Deutschland è quella che diverse aziende del settore food si trovano ad affrontare nella diffusione e commercializzazione dei propri prodotti.  Rompere lo schema culturale nazionale di consumo non è infatti cosa scontata, né semplice. L’indiscussa qualità o vantaggio del prodotto offerto non sono a volte ragioni sufficienti per il pubblico di riferimento. 

Dove rintracciare, dunque, le mosse che hanno permesso ad Ottolina Deutschland di ottenere risultati di esponenziale incremento, di mese in mese, in un mercato ostico e di difficile contaminazione come quello del caffè tedesco? Proprio la conoscenza del mercato di riferimento, del pubblico e lo sviluppo di strategie digitali come quella dell’E-commerce hanno in questo caso rappresentato una soluzione futuribile e auspicabile per lo sviluppo di vendite in un mercato “fisico” alquanto difficile. In particolar modo per quanto riguarda il settore del consumo fuori casa. 

Un risultato dunque basato su intenso studio e su una strategia tailor-made. Un risultato che chiunque nel settore food può raggiungere, con la giusta consulenza