Categorie
news

Consulenza ristorazione e settore agroalimentare: fare di più, con meno

In una obiettiva contraddizione di termini, “fare di più con meno” scandisce inedite opportunità e dilemmi ai tempi del COVID per la ristorazione e l’industria agroalimentare. Ecco come e perchè.

In una obiettiva contraddizione di termini, “fare di più con meno” scandisce inedite opportunità e dilemmi ai tempi del COVID per la ristorazione e l’industria agroalimentare. Ecco come e perchè.

Fare consulenza nella ristorazione e nel mercato agroalimentare significa spesso confrontarsi con realtà imprenditoriali bisognose di ottimizzare processi e risultati, lottando contro la dispersione di risorse e fatturato. La crisi pandemica ha obbligato molte persone e aziende a fermarsi o, nella migliore delle ipotesi, a rallentare e riflettere sugli effetti del virus nella gestione di risorse economiche, personali, aziendali ed emotive. Sono emerse nuove priorità da organizzare e, in questa fase, molti dei miei clienti hanno scoperto di aver prodotto più valore. Il rallentamento ha creato l’opportunità per fare un passo di lato, creare spazio e osservare la propria vita personale e professionale da un’altra prospettiva.

In generale l’affermazione più comune e frequente è: “Ora che sono fermo sto facendo di più”. Affermazione accompagnata dallo stupore di percepire maggiore qualità di risultato – e di vita – in alcune aree ‘spente’ da tempo. Si tratta della strana sensazione che si ha quando si sperimenta la legge del fare di più con meno.

“Fare di più” suona molto bene e richiama immediatamente l’idea di incremento. Il concetto di “Con meno”, al contrario, collega il primo elemento ad un risparmio delle risorse spesso percepite scarse, difficili da bilanciare nel proprio quotidiano (soldi, tempo, competenze, affetti, opportunità di carriera, ecc.). Tuttavia, quando affianco i clienti, questa prospettiva presenta una domanda implicita, spesso sottovalutata o ignorata:

Che cosa vuol dire per il mio business e la mia vita ora, in questo tempo storico – ed economico – il di “più”? Che cos’è “di più” per me?

Consulenza ristorazione e settore agroalimentare: criticità imprenditoriali ai tempi del COVID e reengineering

Nelle operazioni legate alla consulenza per la ristorazione e per il mercato agroalimentare si potrebbe obiettare che “fare di più con meno” sia solo uno slogan accattivante, una contraddizione di termini.

Fino ad oggi siamo stati abituati a richiedere risorse crescenti per ottenere risultati maggiori rispetto al periodo di riferimento precedente. In pochi si sono forse accorti che quei risultati erano molto efficaci ma poco efficienti. Le aziende hanno parcellizzato le singole funzioni allungando i processi e rendendoli meno fluidi. La comunicazione è diventata più frammentata creando a volte tensioni e conflitti all’interno dell’organizzazione.

La situazione attuale chiama a scelte drastiche a causa di cambiamenti nel mercato che incidono in maniera profonda su tutti i livelli del conto economico: fatturati in calo, costi inalterati, impatto sensibile sulla profittabilità.

Ma quali sono le decisioni che un imprenditore o un manager devono prendere? Senza una comprensione chiara dei problemi e delle esigenze che il nostro cliente o noi stessi stiamo cercando di risolvere e soddisfare, “fare di più con meno” rischia di tradursi in un pericoloso “fare di meno con sempre meno.

A questo proposito molti intervengono direttamente sui costi del lavoro. In realtà questa operazione risulta riduttiva e inefficace. A meno che non sia presente un vero e proprio piano di riprogettazione dei processi (reengineering o reingegnerizzazione). La riprogettazione mette in luce quali processi sono necessari e quali possono invece essere eliminati o sostituiti attraverso la predisposizione di specifiche flow chart.

Il fine ultimo è rendere l’azienda più snella con un livello di comunicazione qualitativamente più elevato in tutta l’organizzazione, più veloce nel rispondere ai cambiamenti e alle richieste del mercato.

Un progetto come questo richiede una volontà di cambiamento. Cambiamento che deve pervadere tutta l’organizzazione, dai livelli più alti alla base. Solo attraverso questa volontà un progetto di reingegnerizzazione può portare risultati eclatanti per tutta l’organizzazione.

Consulenza ristorazione e settore agroalimentare: come e perchè fare di più con meno

Non si può fare di più se non si riesce a prefigurare, immaginare esattamente cosa sia questo “di più”.

Ogni tentativo di eliminare le dispersioni – o tagliare i costi – deve nascere da una valutazione nel qui ed ora del cliente delle aree chiave della vita privata, dei bisogni che si tenta di soddisfare – o addirittura anticipare – e del modo in cui noi stessi valuteremo la nostra qualità di vita, di come i nostri clienti valuteranno le performance, i servizi e i prodotti del nostro business.

Questa comprensione sposta il focus dall’urgenza del ‘con meno’ all’opportunità di ‘fare di più’ ricordando che i tagli sono conseguenza naturale del nostro adattamento alle nuove esigenze.

Un breve esempio può fare più luce sull’importanza – e la difficoltà – di questo processo. Una grande azienda si è accorta che il packaging utilizzato per vendere il proprio prodotto non veniva completamente riempito dal prodotto stesso. Il packaging presentava dunque una immancabile parte vuota, che conteneva aria. Il cartone che conteneva i singoli prodotti conteneva aria. Il pallet che conteneva decine di cartoni e centinaia di prodotti conteneva aria. Una parte del camion trasportava in buona sostanza aria. La reingegnerizzazione ha portato alla modifica del packaging e all’eliminazione dello spazio non occupato. Determinare il costo del trasporto di una quantità tale di aria è cosa assai difficile ma, una volta finito il progetto, i risparmi sono stati così consistenti da indicare che quel trasporto risultava assai caro.

Ottenere un risultato come questo è possibile, ancor di più durante l’era del COVID. Le risorse più importanti che la stessa pandemia ci ha messo a disposizione sono:

  • Il tempo, che ognuno di noi può prendersi per ripensare al proprio business e al proprio privato, con un approccio smart che permetta di tagliare costi e dispersioni continuando a produrre valore per il cliente finale e per sé stessi;
  • L’opportunità di ripensare il cambiamento, l’invito – piuttosto brusco- di cambiare mindset impegnandoci nel miglioramento continuo anche in tempi di ‘vacche grasse’, senza attendere crisi globali per cambiare, rivedere, ottimizzare parti del nostro business e della nostra vita.

Emerge chiaramente l’impatto dell’attitudine personale in risposta agli eventi esterni. E di come, ancora una volta, tutta la differenza parta dalla consapevolezza e da un atto di coraggio verso sé stessi e il contesto che ci circonda. La rotta verso l’ottimizzazione del proprio business inizia qui.

Riad Bajramovic – Stefano Giovanzani